Pulizie condominiali: contratti e obblighi di legge
Nei grandi condomini, come ben si sa, la pulizia degli spazi comuni ricade sotto la responsabilità di tutti i condòmini.
In modo equo, tutti gli abitanti della palazzina, si prendono in carico una parte degli oneri legati alla bonifica di queste aree.
Ma bisogna per forza rivolgersi ad un’impresa di pulizie?
In realtà no.
Le strade sono due, e la scelta fra le due diverse possibilità, generalmente, viene presa durante le assemblee condominiali.
- Tutti i condomini si accordano per pulire, a turno, le suddette aree, quindi senza pagare alcuna spesa. In questi casi tutti devono contribuire alla pulizia dei locali. Se qualcuno non porta a termine i suoi doveri la questione viene portata in assemblea, luogo in cui si discuterà la questione alla presenza dell’amministratore di condominio.
- I condòmini decidono di affidare le operazioni di pulizia ad un’impresa di pulizie specializzata.
In questo secondo caso, nel momento in cui si è deciso a quale ditta affidare il lavoro, si procede con la formalizzazione del contratto di appalto.
L’amministratore di condominio, in qualità di rappresentante dei condòmini sigla un contratto con la società ancora prima che si inizino i lavori in modo tale da evitare possibili controversie.
è disponibile un contratto per l’appalto dei servizi di pulizia predisposto dalla Camera di Commercio di Roma.
Imprese e pulizie condominiali: a cosa fare attenzione
Attenzione all’impresa di pulizie che viene scelta per igienizzare le parti comuni di un appartamento.
Non è scontato: un amministratore di condominio, nel momento in cui decide di affidarsi ad un’impresa di pulizie, deve essere certo al 100% della sua professionalità.
Bisogna fare molta attenzione, perché molto spesso gli amministratori dei condomini credono di poter affidare le pulizie al primo che passa, ma non è così, perché l’impresa affidataria deve avere determinati requisiti.
Questo, infatti, è quello che recita la legge n. 82 del 1994.
“Le imprese che svolgono attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione o di sanificazione, di seguito denominate “imprese di pulizia”, sono iscritte nel registro delle ditte di cui al testo unico approvato con regio decreto 20 settembre 1934, n. 2011, e successive modificazioni, o nell’albo provinciale delle imprese artigiane di cui all’articolo 5 della legge 8 agosto 1985, n. 443, qualora presentino i requisiti previsti dalla presente legge“.
Cosa vuole dire questo?
Significa che l’impresa che viene selezionata per prestare servizio deve essere obbligatoriamente iscritta alla Camera di Commercio.
Se così non fosse, quella “impresa” è da considerarsi a tutti gli effetti abusiva.
Ciò implica che, nel momento in cui dovesse succedere qualcosa, a subire sanzioni non sarebbe solo l’impresa, ma anche il suo stesso cliente.
Ecco perchè, prima di assumere chicchessia è molto importante controllare che sia tutto a posto.
Se vuoi approfondire meglio l’argomento leggi l’articolo Pulizie condominiali: perchè affidarsi ad un’impresa di pulizie.
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